siamo in cucina-salone e tu te ne stai sul tuo trono foderato di spugna che profuma di amuchina e zucchero filato, sei piazzata davanti al ventilatore, anche perchè con questo caldo è impossibile stare senza e dormi beata...
Il tuo visino di porcella è rilassato, le tue palpebre chiuse sono rosee e le lunghe cicla disegnano ombre meravigliose sulle tue paffute guanciotte.
Naturalmente dormi con le gambette piegate in una posizione che ricorda tanto una patita delle abbronzature, e la tua boccuccia invece? No quella non trova pace, prima ciucci, poi fai sbrodolina, e poi....sorridi...
Si amore mio, sorridi, lo fai da quando sei nata, e chi se lo scorda più.
Era la nostra prima notte, tu eri nella tua cullina, quella cullina fredda e comodissima dell'ospedale, io ero nel mio lettino, il tuo papà era andato via da poco, ero stanca, ma tanto tanto felice, in camera c'eravamo solo io e te stavo per spegnere la luce e farmi la prima dormita da mamma, quando girandomi per darti un'ultimo sguardo prima di abbandonarmi tra le braccia di Morfeo, lo vedo: un sorriso!
Certamente era un movimento involontario e non capivi il significato, ma io sono impazzita di gioia. La mia ranocchietta sorrideva alla vita, sorrideva al mondo, a me, sorrideva dei suoi sogni....Insomma quella notte non dormii, rimasi tutto il tempo a gurdarti, ha studiarti, contavo e ricontavo le tue dita, accarezzavo quella pella che per nove mesi era rimasta nascosta sotto la mia pelle, sistemavo quel ciuffo ribelle di capelli castani che ti incorniciano il viso....
E ancora oggi, quando sorridi mentre dormi, io ritorno con la mente a quella notte, alle emozioni che mi ha regalato, di cui ricorderò ogni cosa, ogni secondo, ogni forma, ogni colore, ogni profumo....
Ti amo cuccciola mia...
la tua mamma



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